MONGOLIA CHALLENGE 2010

 

 

Mongolia Bike Challenge
dal 10 agosto 2010 al 20 agosto 2010

 

HA VINTO!.... HA VINTO! .....HA VINTO!

LA STEPPO HA VINTO LA MONGOLIA BIKE CHALLENGE 2010

47 ore in bicicletta

 

STEFANIA e MARZIO

CONGRATULATION!

GRAZIE STEFANIA...

SEI GRANDE!

 

STEFANIA VINCE!!!!!!

9 agosto 2010 Prima Tappa km101 - 770 mt dislivello

14 agosto 2010 Quinta Tappa km 126 - 1040 mt dislivello

 15 Agosto 2010 Sesta Tappa Km 116 - 1000 mt dislivello

19 Agosto 2010 Nona tappa Km. 144 - 2100 mt dislivello

 

 Al termine della nona tappa la Gigon, seconda in classifica,  abbraccia la Steppo e gli dice  " Congratulazioni sei una dura" .

Noi non avevamo dubbi!

 

CLASSIFICA FINALE

 1  32 Stefania Valsecchi                -58:-29:-33     47:09:23 Italy

2 39 Michaela Gigon                        -58:-8:-22     47:30:34Austria
3 73 Maria Angeles Calvo Enjuto        -57:36:-22   48:02:34Spain
4 10 Christine Dietsche                     -55:-25:-31  50:13:25Germany
 
5 14 Sabrina Hofer                             -51:-21:-3   54:17:53

 

 

PRIMA DELLE FEMMINE E TRENTESIMA NELLA CLASSIFICA GENERALE SU 78 ARRIVATI. 

 
  1. Prima Tappa Km. 101 VINCE

  2. Seconda tappa Km. 118 SECONDA class.

  3. Terza tappa annullata per tempesta di sabbia

  4. Quarta tappa Km 55. (ridotta per vento) SECONDA class.

  5. Quinta tappa Km. 126 VINCE

  6. Sesta tappa Km. 116 VINCE - prima della classifica femminile

  7. Settima tappa Km. 132 - 2620 mt dislivello TERZA - prima della classifica femminile

  8. Ottava tappa Km. 125 - 960 mt dislivello ANNULLATA PER NEVE

  9. Nona tappa Km. 144 - 2100 mt. dislivello VINCE - prima della classifica femminile

  10. Decima Tappa, 20 AGOSTO, quarta classificata  - MA VINCE LA MONGOLIA BIKE CHALLENGE

    

 

Stefania Valsecchi è stata una delle grandi protagoniste nella 1^ edizione del Mongolia Bike Challenge, vincendo la prova femminile. Abbiamo voluto conoscerla meglio, per capire cosa spinge una 'non agonista' a prendere parte ad una gara così impegnativa e quali saranno i suoi prossimi impegni.

Solobike.it: Ciao Stefania, innanzitutto grazie per la disponibilità e complimenti per la splendida vittoria al 'Mongolia Bike Challenge'. Ti abbiamo visto grintosissima e molto motivata. Possiamo dire che in questa gara ti sei espressa ai massimi livelli?
Stefania Valsecchi: Non posso negare di avercela messa tutta, e di aver trovato energie che non sapevo di possedere. Quando vedi che c'è la possibilità di vincere scatta dentro qualcosa, ti rendi conto che si tratta di una grande occasione e che non devi fartela scappare.



Solobike.it: Vuoi parlarci un po' di te e farti conoscere dai lettori di Solobike.it? Un po' di storia, interessi, lavoro...

Stefania Valsecchi: Ho 43 anni e ho lavorato per 15 anni nel mondo dell'acciaio con ritmi frenetici, come spesso succede dalle nostre parti: ho memoria di fiere, di capannoni e luci al neon, ma ad un certo punto ho abbandonato il settore e son passata a giocare, raccontare fiabe e realizzare teatrini alla scuola materna: uno spasso per me. Il mio interesse principale è sempre stata la natura e la montagna in particolare; proprio per il contatto con le vette e l'aria aperta ho iniziato a percorrere salite e discese in bici: a piedi o con gli sci (sono istruttrice di scialpinismo) non mi bastava più e i km di divertimento che si possono percorrere grazie alla MTB mi hanno fatto 'convertire' immediatamente a questo splendido mezzo.


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Solobike.it: E' la prima volta che partecipi ad una competizione a tappe così impegnativa?

Stefania Valsecchi: Si, è la primissima volta. Mai fatta una gara a tappe e a dire il vero ho fatto anche poche gare singole: mi emoziono troppo sotto lo striscione del via!



Solobike.it: Quale consiglio ti senti di dare a chi intendesse partecipare alla seconda edizione del 'Mongolia Bike Challenge'? E agli organizzatori?

Stefania Valsecchi: E' una competizione per la quale le ore di preparazione e allenamento non bastano mai! A livello fisico è necessario prepararsi stando in sella per molte lunghe ore, tanti km e alti dislivelli in modo che anche a livello mentale ci si abitui alla fatica, alla tenacia. Le tappe del Mongolia sono assai più lunghe delle normali gare di gran fondo e il giorno dopo una pedalata massacrante devi risalire in sella e farne un'altra e poi un'altra e poi ancora. Quindi oltre al fisico bisogna preparare la testa a reggere le forti sollecitazioni, la stanchezza, la voglia di mollare.
Agli organizzatori dissi già - mentre ancora eravamo in gara - che sarebbe stato meglio abbreviare il tempo di permanenza nella parte desertica così sempre uguale a sé stessa e poco affascinante (almeno per me): non perché l'abbia suggerito io ovviamente, ma per la prossima edizione così faranno. Aggiungo che se fosse possibile non sarebbe male trovare dei mezzi di trasporto un po' meno obsoleti per evitare agli atleti di dover spingere furgoni e camion o di ritrovarsi la sera a zero gradi senza i propri indumenti perché rimasti su un mezzo in avaria lungo il percorso. Ma capisco perfettamente che la Mongolia è terreno tutt'altro che facile ai fini logistici.


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Solobike.it: Quali sono stati il momento piu' bello e quello piu' difficile di questa avventura asiatica?

Stefania Valsecchi: Direi che è stata tutta una 'bella difficoltà', nel senso che ho faticato ogni giorno, ogni pedalata, ogni salita, ma anche ogni discesa (mai sparata così forte in discesa come all' MBC!) perché avevo sempre alle costole le mie avversarie e non potevo mai cedere neanche per guardare meglio il paesaggio! Ma è sempre stato bello per tanti motivi: la sfida di ogni istante che teneva alta l'adrenalina, i rapporti con le mie più dirette antagoniste così come con gli altri atleti, i paesaggi e anche la suggestività della nostra 'tendopoli'...E poi l'importante è non prendersi troppo sul serio e godersi ogni istante.



Solobike.it: C'è qualche compagno di avventura che vuoi ringraziare o salutare? C'è qualche episodio che vorresti raccontare in proposito? Ricordo con un sorriso le lunghe trasferte di gara!

Stefania Valsecchi: Altroché se ringrazio e saluto i miei i compagni di avventura ! Sopra tutto e tutti i miei '4 moschettieri' vicentini: Stefano, Andrea, Sandro e Milko. I primi due mi han fatto da 'angeli custodi' lungo le tappe, suggerendomi tattiche ottimali per la vittoria, tirandomi in scia nei piattoni desertici col vento contro, dandomi forza quando si intrometteva un dubbio in me, lanciandomi con grinta nei rush finali, abbracciandomi con commozione e soddisfazione a fine tappa... Insomma, Stefano e Andrea: un angolo di paradiso terrestre nell'inferno di quelle tappe 'mortali' !
E che dire di Sandro e Milko: trovati loro per caso nel primissimo trasferimento, chi li ha più mollati ?! Uno spasso continuo, uno 'Zelig' fisso insieme a loro: sempre piegata dalle risate ho trovato il modo perfetto per allentare la tensione della leader di classifica. Insomma i miei '4 moschettieri' son stati una vera manna laggiù e di certo divido con loro la mia vittoria perché, come dicevo prima, quando regge la testa, anche il fisico non molla e così è stato per me grazie a loro.
Non posso dimenticare poi Cristina, Maria Rosa ed Elena: son state davvero una bella compagnia!


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Solobike.it: Hai già programmato gare a tappe per il futuro? C'è una nazione o un luogo dove ti piacerebbe ne fosse organizzata qualcuna?

Stefania Valsecchi: Appena rientrata dalla Mongolia mi son detta: 'Mai più! Mai più per carità!' Ero letteralmente distrutta. Ma ora che son passati un po' di giorni mi sta tornando la voglia e pure un po' di malinconia di quella tensione che è tosta da reggere, ma rende tutto così gustoso, no ?! Ammetto dunque che mi 'attizza' la 'Transandes Challenge', tra Cile e Patagonia a fine Gennaio: ho girato in bici sulle Ande Peruviane e pedalerei volentieri in Patagonia anche se temo la difficoltà del clima e dei tracciati. Ma non dimentico d'essere una maestrina di Scuola Materna: non credo che la mia direttrice mi conceda giorni per gareggiare sulle Ande !!



Solobike.it: Questa è ormai agli sgoccioli, ci puoi antipare qualcosa sulla prossima stagione agonistica?

Stefania Valsecchi: Spero di non deludere i lettori ma, come dicevo all'inizio, io non sono un'agonista, quindi non ho un programma di gara anche se ora - dopo la Mongolia - il Presidente della mia società sportiva (Valsassina X Bike Team) insiste perchè mi metta seriamente a gareggiare.  Comunque macino più km in sella alla bici in un anno che in auto!



Solobike.it: Qual è il tuo sogno nel cassetto per il 2011?

Stefania Valsecchi: La traversata completa delle Alpi in MTB da Trieste a Ventimiglia ... o magari nell'altro senso: ora ci guardo con calma ! E se qualcuno dei lettori è interessato, si faccia avanti che ci organizziamo.

Solobike.it: La mtb è nel tuo cuore, come nel nostro e in quello di tanti lettori: cosa speri possa accadere perché lo sport piu' bello del mondo sia valorizzato come merita?

Stefania Valsecchi: Che gli enti preposti si accorgano della bellezza di questo sport e predispongano sovrastrutture adeguate. Chiarisco questo concetto.. Io abito a Lecco, affacciata su uno splendido lago, abbracciata da meravigliose montagne, incastonata tra valli selvagge, lambita dall'Adda: tutti posti in cui è bellissimo pedalare. Peccato che per andare da un punto all'altro si debbano percorrere km su strade ad alto traffico. Eppure ci sono spazi per allargare sentieri o migliorare il fondo di vecchie mulattiere franate in modo che tutta la beltà di cui sopra sia collegata attraverso percorsi ciclabili come si trovano in altri paesi europei dove questo sport è un 'cult' nazionale: treni e autobus hanno sempre il portabici e non è necessario pagare un sovraprezzo perchè fa parte del modus vivendi.



Solobike.it: Stefania, ti facciamo i nostri migliori auguri per la prossima stagione, anche da parte di coloro che hanno seguito le tue imprese nel nostro sito: in bocca al lupo e grazie ancora per la tua disponibilità!|

Stefania Valsecchi: Grazie a voi, un abbraccio a tutti i lettori!


(Sandro Bongiorno)


fonte: solobike.it